Istanze di libertà nel rock classico e sudista, il succo di
Easy Access, secondo disco dei texani
Drugstore Gypsies.
Il pensiero del frontman Duke Ryan è quello di lasciare che tutto sia spontaneo e giocare ad esser liberi, ci riescono in
Never Settle, l’impatto è forte, ha la carica giusta come
The Rapture anche se ha scatti diversi, ma gli stessi punti a favore, e seppur i percorsi espressivi in alcuni brani si disgiungono e prendono direzioni autonome, Easy Access resta un disco piacevole.
La parte finale va ascoltata tutto d’un fiato:
Bat City e
Lady of the Night non disperdono un fascino tutto chitarristico, non sfuggono all'attenzione come
Comin' Around, e poi c’è
Run and Hide a tentare un piccolo colpo d'ala capace di assicurare a Easy Access la giusta consistenza.
La conclusiva
Right on the Money mostra che non c’è nulla di ambiguo in Easy Access, segna un confine noto che vale anche come possibile via di fuga, e sicuramente fomentatore di sogni e speranze di rock ‘n roll che non stanno così male su un futuro ancora vago.
Non certo quello dei Drugstore Gypsies.