Con passo sereno, osservando le forme nette del rock sudista che si liberano nella raggiante bellezza di
All of These Years, la band degli
Steel Woods mantiene il rigore d'un'esistenza che impone il proprio immutabile tempo.
In
Old News la band di Nashville apre ad una concezione limpida della forma del rock, echi classici da ribaltare in ben 7 cover e iniziano con
Changes dei
Black Sabbath, ma allo stesso tempo intrecciate ad un contesto melodico di profonda pregnanza con l’armonica in una versione coi fiocchi di
The Catfish Song di
Townes Van Zandt, nella muscolare
Whipping Post di
Gregg Allman e nella ficcante chitarra di
Southern Accents di
Tom Petty.
Su 15 brani vuol dire che il resto è farina del loro sacco e quando decidono di lasciar fluire le chitarre elettriche organizzano lo spazio di Old News in base a una rarefatta rilucenza dell'immagine del rock in
Blind Lover,
Compared to a Soul e
Red River (The Fall of Jimmy Sutherland), con ballate elettriche splendide come
Rock That Says My Name pronta ad anticipare e lasciar diluire tempi melodici che hanno sentori country.
Quelli che cuciono saldamente
Old News a
Wherever You Are con guizzi interessanti in
Anna Lee, gli Steel Woods si defilano con elegante pregnanza e lucida semplicità della chitarra steel per altre 2 cover di
Wayne Mills e
Merle Haggard, scorrono parallele ma battono all'unisono nel fascino di Old News.
Un passaggio tra rock e country nella cultura americana tanto per spiazzare l'ordine esistenziale della vita e della ridondanza, spesso confusa, delle sue coordinate etiche.