HANDSOME JACK (Everything's Gonna Be Alright )
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  Recensione del  25/01/2019


    

A New York il classic rock è destinato a riemergere periodicamente in tutta la sua alterità, i tempi li dettano il trio degli Handsome Jack, al terzo disco e un nuovo batterista Bennie Hayes scapriolano con leggiadria in Everything's Gonna Be Alright, ma ha un suo peso!
Il frontman Jamison Passuite lavora alle corde con la stessa intensità che emana la sua voce roca e ruvida, a sentire Keep on intrinseca anche una scrittura che talvolta raggiunge lo stesso scopo con calda naturalezza, quella che avvolge City Girls e Baby be Cool, gli Handsome Jack accendono sopra le luci del rock pronte a stimolare come le nervose e cupe Getting Stronger e Bad blood.
Come in un tripudio di vesti scosse dal vento, lasciano fluire il rock senza forzature, senza imporre nulla, se non gonfia l'emozione, Holding out amplifica uno stato dell'animo, che in ogni caso rimane dentro Everything's Gonna Be Alright, dentro chi lo ascolta perché tutto nasce dal cuore e da sensibilità diverse che al momento opportuno si uniscono e uniscono cose lontane nel tempo del rock.
Everything's Gonna be Alright resta totalmente immerso nei tempi, nello spazio, nelle fibre nervose azionate dalla chitarra elettrica anche in Hey Mama (Put your Red Dress on) sferzate che colgono il segno, e l'impressione complessiva a sentire le ultime tracce (Do you Dig it e Got it Bad) è di un sound che scava nel classic rock a fondo, e affiora in superficie in modo dirompente, frantuma la crosta della monotonia e si erge come elemento caratterizzante e distintivo in Everything's Gonna Be Alright.