Per Band come quella dei
Bottle Rockets non conta lo sprint sulle brevi distanze ma la resistenza tipica dei fondisti, la tenuta sui lunghi percorsi, e da un trentennio il Rock e l’Outlaw Country di Brian Henneman (voce e chitarra) tiene duro.
Bit Logic, 13cesimo disco prodotto e suonato da Eric “Roscoe” Ambel (nome noto se ascoltavate i Del-Lords o Steve Earle), ha ancora pezzi di vita quotidiana da raccontare, capace di coagulare un'attenzione irradiante, e tale forza traspare da
Bit Logic (la Title track) la band di St. Louis mostra che la partita è ancora aperta e l’effetto country anni ‘70 di
Highway 70 Blues e la spassosa
Bad Time To Be An Outlaw dove si canta di come sia difficile pagare le bollette se non sei una star della country music, ci rassicurano che è loro intenzione andare avanti nel gioco.
Lo-Fi e
Maybe Tomorrow si espongono al tempo del rock, ma sanno scavare anche nel country, Bit Logic ci parla di quelle atmosfere, di un sapore che ci invischia, e tuttavia si propone di farlo con uno sforzo di sobrietà (
Human Perfection e
Way Down South, accattivante lo sfondo agreste in
Knotty Pine e la ballata finale di
Silver Ring).
Rock e Country, tema di fondo mai finalizzato ad altro, non si pone come punto di passaggio, transitorio, Bit Logic ne diventa, a suo modo, la storia, l’amalgama che lasciano insieme
Doomsday Letter e
Stovall's Grove è perfetta, tanto da crescere ascolto dopo ascolto.
E chi se lo sarebbe mai aspettato.