Mississippi Blues sullo sfondo di un paesaggio Texano, irto e polveroso,
Grifters & Shills sono John e Rebecca Stoll, regna tra di loro una chimica forte e la manifestano in
Long Tongue Liars.
Un duo che gioca sulla spinta vocale di Rebecca e il gran lavoro alla chitarra di John che entra deciso da
God’s Gonna Cut You Down, le ben 19 canzoni di Grifters & Shills si divincolano tra suoni originali e covers su una base calda texana, vien da pensare a locations addormentate e diners di quart’ordine, ma dove sfrecciano e sollevano polvere e blues
You Is One Black Rat e
Get Me a Religion.
Scurissime
Backdoor Man e
Sun Sinkin' Low, Grifters & Shills hanno l’arte di lasciare andare una storia lontano, quando il suo tempo è colmato, accade in
Me & the Devil,
Shotgun Blues e
2:22, da segnalare la versione di
Goin' Down South, ma tutte seguono semplici regole, un acido depistaggio bluesy che da senso al racconto e una dimensione leggermente claustrofobica di un viaggio sempre in compagnia del Diavolo, che torna in
Up Jumped the Devil.
My Babe e
Take My Hand hanno la scintilla della fede, utile a far brillare lande desolate e abbandonate da tutti dove risiede Long Tongue Liars, i Grifters & Shills tentano, riuscendoci, a dar voce alla dimensione di uno spaesante andirivieni tra il prima e il dopo del mississippi blues.