Band della Virginia alla ricerca di una purezza quasi primitiva del rock, di quelle che potrebbero durare in eterno e c’è né tutta la magia nell’esordio di
Fire And Gasoline.
Burn the Batteau sono un trio di classic rock e blues capeggiato da Donnie Beadles (voce e chitarra), la prima scossa arriva con
Jealous e sembra di avventurarsi in una delle tante città americane disseminate di bar, di quelle calde e poco distratte nel lavorare fino a tardi, dove sanno divertirsi con la musica, luoghi lontani anni luce dai nostri locali vacui e incapaci di profondere vere emozioni.
Quelle che esaltano brani come la ballata anni ’70 di
Nothing Like You e le compatte
Talk to Me Baby e
Fire And Gasoline, passo lento per non intaccare lo spazio di manovra delle chitarre che c’è, si sente, e si prende tutta la scena, mai esiguo anche quando resta in sottotraccia rispetto alla passione bluesy che libera l’armonica in
Jealous (Delta Blues).
Contaminazioni R&B in
Chance To Mend, niente affatto scontate come i 7 minuti di
So Tired, dalla profonda forza attrattiva per il modo con cui avvince gli estremi di un legame al blues con il lungo solo centrale, garantendo la continuità di Fire And Gasoline anche nel finale con la spensierata
Shake These Blues, semplice e diretta, come
Blue Drops Of Rain dai toni lirici, dove la ricchezza del passato del rock spicca in tutto il suo splendore.