SUPERDOWNHOME (Twenty-Four Days)
Discografia border=Pelle

        

  Recensione del  12/02/2018
    

Sono di Brescia i SuperDownHome, un duo composto da Beppe Facchetti (cassa e rullante) e Enrico Sauda (cigar box e lap steel) col sound verso il delta del Mississippi, quindi attraverso strade e curve e discese in cui si può trovare il blues, ma dove il significato da ricercare è un trapasso verso un’altra identità, rurale, cupa e grezza, ma genuina.
Twenty-Four Days è il disco d’esordio dopo un Ep nell’aprile dello scorso anno seguito da parecchi concerti e festivals, utili a rodare il lavoro alla cigar box e ad ascoltare la Title track, Twenty-Four Days, risalta che non hanno soltanto in mente di aggiornare le coordinate del blues con un alto tasso dinamico, ma anche di saper scavare nella tradizione con 2 delle 3 covers scelte (Stop Breaking Down Blues di Robert Johnson e Down In Mississippi di J.B. Lenoir).
Si aprono in Twenty-Four Days un dedalo di strade intriganti, crocicchi, sterrati che si dipartono senza per questo tornare necessariamente verso il centro del blues ma anzi inerpicandosi come su colline, e lì troneggiano Nobody Knows, Bad Nature e Disabuse, con l’aggiunta di Long Time Blues per la sorpresa dell’assolo del chitarrista newyorchese Popa Chubby.
Con i SuperDownHome cambiano i colori del blues italiano, riprende luce, dove il volume dei suoni di Twenty-Four Days è più alto del piattume generale che ci circonda.