L’anglo-australiano chitarrista
Gwyn Ashton si ritaglia uno spazio tutto personale, ‘one-man-band’ sempre a caccia di blues&rock ma solo con una chitarra adocchiando sperimentazioni psychedeliche.
È questo il nocciolo di
Solo Elektro, disco spontaneo, registrato live, distorsioni continue da una camera di un hotel nella Repubblica Ceca,
Metaphysical Journey che apre e chiude il disco, danno l’idea di come Gwyn Ashton sia uscito dalla sua comfort zone autoriale per nuovi orizzonti espressivi, si appella a una sfera di emozioni estreme riuscendo a suscitarle (
Freedom, nelle acide
In Your Blood,
She Won't Tell Me e nell’onirica
Dawn Of Tomorrow) e il bello è che si va oltre la dichiarazione di intenti di Solo Elektro.
Melodie dirette, ossessivamente convesse, ricurve su se stesse nell’affascinante
Late Night e
Kind To Be Cruel, il buio e la luce del rock e del blues sembrano lottare o, meglio, fondersi con l’ambiguità della vita, che induce a scelte alternative, e seguire la torbida
Shine Lover Shine significa capacitarsi della scelta solitaria di Gwyn Ashton, ma familiarizzare con le modalità di uso e consumo di Solo Elektro si rivelerà una bella sorpresa.