LILLY HIATT (Trinity Lane)
Discografia border=Pelle

        

  Recensione del  25/11/2017
    

La figlia di papà John spicca il volo, al terzo disco, Lilly Hiatt sembra aver trovato il percorso giusto tra psych-rock, rimandi agresti, alcohol e cuori spezzati.
C’è molto di più in Trinity Lane (indirizzo di East Nashville dove ha scritto l’album), disco che le appartiene di più rispetto al passato, riflette un periodo di crescita molto difficile, verso la 'sobrietà', ripercorso per trovare la giusta energia che s’intravede nell’iniziale All Kinds of People per poi aprirsi nelle ruvide The Night David Bowie Died e Trinity Lane.
Entrano in circolo intriganti giochi di incastri e sfasature psicologiche messi in luce dalle chitarre anche nella ballata di Everything I Had, la voce non trema, Lilly Hiatt accompagna le inflessioni ben rodate di pura Americana in I Wanna Go Home, Different, I Guess e Imposter, depositate e riproposte in scioltezza, Trinity Lane è un campo irregolare tra chitarre e alternanze di fuoco (Records e See Ya Later), irrequietezza nei movimenti certo, ma con qualche personale gioco di frammentazione introspettivo.
Il tutto con leggerezza e rock a rendere perfettamente credibile questo nuovo passaggio nella vita musicale di Lilly Hiatt.