I
Woodland Hunters sono Australiani, mischiano chitarre anni ’60, americana e rock, un Ep che gli ha dato lo slancio per il primo disco, ne è conseguito una nuova esperienza,
Let’s Fall Apart che non tiene conto di schemi ridimensionati del rock, perché i tempi e spazi che ricercano (in una 50ina di minuti) mostrano qualità acerbe ma intriganti.
Let's Fall Apart scorre via via più glabro, audace e intraprendente dopo un primo ascolto (la
Title Track,
Day Glo e i 7 minuti di
Someone Else's Dream) tra storie che ruotano intorno al quotidiano, di slanci elettrici trascinati tra i pesi del passato che si aggiungono alle incertezze del presente da ribaltare con un paio di indovinati assoli (
Rise Above It e
Wise Blood) con la impetuosa chiusura di
Circus Circus.
Fatiche ben spese, e brano dopo brano, riff dopo riff, l’impresa riesce.