LEFT LANE CRUISER (Claw Machine Wizard)
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  Recensione del  01/07/2017


    

I Left Lane Cruiser non si danno pace, dopo un EP diviso con i 20 Watt Tombstone e una compilation di ‘out-takes’ e vecchi brani rimasterizzati, il vocalist Freddie J IV torna a pensare a un semplice duo con il solo batterista Pete Dio e senza smussare una ‘vis creativa’ così debordante, riescono anzi a fare di essa un’alleata efficace ancora una volta.
Un solidissimo groove tra garage rock e delta blues, il suono si espande in Claw Machine Wizard, frammentario ed ellittico come nella natura dei Left Lane Cruiser bravi a trascinare in un’atmosfera cupa e soffocante, degna di un film del miglior Tim Burton, le superfici della Title track, di The Point Is Over Flowing e Booga Chaka, ricoperte dai vortici della slide guitar.
Ma gli spazi di Claw Machine Wizard non si restringono, la speranza entra tra Lay Down e Burn Em Brew, presente e il passato della band dell’Indiana danzano a braccetto in un meccanismo melodico intrigante che regge fino alla fine perchè ben oliato in ogni minuscolo dettaglio con la carica da classic rock di Still Rollin e le sfuriate bluesy di Lately e i pensieri alle donne così condivisibili alla foce del rock in High Maintinance.
Claw Machine Wizard è sempre più un disco d’insieme: sempre più definito nella scrittura, al respiro tra la foce del delta Mississippi e un rozzo rock lasciato addosso ai preziosi lunghi 6 minuti di Indigenous, che gradualmente restringono e poi ingabbiano sempre di più nella bonus track Liquor Store, zone di Claw Machine Wizard immerse nella luce di un sole poi tetro e malato.
Ma queste parole contano poco, bisogna insomma, una volta per tutte, ascoltare i Left Lane Cruiser e inabissarsi nelle profondità di Claw Machine Wizard.