Sidelong è pieno di porte su cowboy, storie di frontiera, pistoleri, e si aprono e si chiudono, in continuazione.
Queste porte raccordano i brani uno con l’altro, sono al centro del classico ‘outlaw country’ che
Sarah Shook & The Disarmers dal Nord della Carolina aprono sul selvaggio Far West, gira
Keep the Home Fires Burnin' e ci strascina velocemente in un passato dove la vera lotta per la vita è quella tra poveri che, sbattuti nell’arena della sopravvivenza quotidiana, devono difendersi dai loro simili, armati e senza scrupoli, pronti a tutto pur di derubarli dei loro averi, fossero anche pochi spiccioli o un paio di stivali.
Accompagnano come sottofondo le chitarre di Eric Peterson e Phil Sullivan in
The Nail,
Misery Without Company e la trascinante
Heal Me, e fanno sì perno sull’emisfero country, ma Sidelong sa comunque estroflettersi con un nomadismo frenetico tra honky tonks selvaggi, per correre a perdifiato e poi fermarsi come per
Dwight Yoakam, un omaggio molto particolare e tanto alcol che scorre anche in
Fuck Up, e non solo quello.
Dedicato a tutte le donne che soffrono di casalinghitudine.