72 anni e non sentirli,
Robin Trower la stanchezza del vivere non la conosce, specialmente quella che chiude ogni via d’uscita.
La combatte col suono della chitarra elettrica, dal lontano 1967, anno del primo disco coi Procol Harum, e continua a celebrare il blues con
Time and Emotion, capace di forzare un’emozione sospendendola nell’attimo in
The Land of Plenty, con un stilizzato ipnotico movimento in
What Was I Really Worth to You.
Amate il suono distorto della chitarra? Robin Trower è quello che ci vuole, come fasci di luce circoscritti irrompono in
I'm Gone e
Bitten by the Snake, strappano piccole porzioni di spazio all’oscurità prevalente del rock, e imperversano su
If You Believe in Me e
Try Love, con sparute tracce di luce emozionali pronte ad accendersi sullo splendido sfondo di
Returned in Kind e
Time And Emotion.
Un paio di rimandi classici bluesy nel finale sono utili a far scoprire il raggio d’azione di Time And Emotion, un puzzle di cui ancora non si conoscono i contorni. Quindi bisogna suonarlo, e suonarlo ancora.