K Phillips è nato nel West Texas, e la sua musica si muove, di fatto, in quel paesaggio, in uno spazio country/rock simbolico assurto a cliché di un preciso immaginario, rendendolo possibile già nelle caratteristiche preliminari di
Had Enough, ci ha creduto
Gordy Quist (Band of Heathens) che il disco l’ha prodotto e
Adam Duritz (Counting Crows) che lo ha accolto nella sua casa per registrare insieme a lui il brano
Hadrian, ed è un buon motivo per iniziarlo ad ascoltare.
Dirty Wonder marca spazi bucolici suggestivi nella
Title track, nella scura bellezza di
18 Year Old Girls ben dilatata dalle chitarre elettriche (una scia che contagia efficacemente
Nobody Does It), i testi partono bene, e K Phillips non li perde mai per strada anche quando si siede al pianoforte (
Rom Com e
Don't Wish Me Well) riuscendo sempre a trovare una direzione precisa specialmente con
Coalburner.
Il country è il percorso di K Phillips, lo capovolge nella conclusiva
Hock the Horses, che nulla rompe in Dirty Wonder e svela invece qualcosa di davvero nuovo nell’orizzonte Texano.