DAVE HUNT (100 Horses)
Discografia border=Vita, parole e geografia umorale del PELLE

     

  Recensione del  26/06/2017
    

Guitar blues-rock e non solo, le chitarre fumano passione, c'è l’armonica che arriva dal profondo mississippi delta blues, bastano ad accendere il motore in Across the U.S.A e si parte col viaggio di 100 Horses (degno seguito di Whiskey & Demons).
Al terzo disco il ‘one-man-band’ Dave Hunt (batteria, basso, chitarra, voce e armonica) attraversa diversi sfondi degli USA, un mondo quello di 100 Horses spalmato su uno spazio scenico intrigante, disseminato di nascondigli bluesy acustici, ma di peso, come per 100 Horses e Moonshine Chevrolet, con l’armonica che fa da spartiacque con luoghi soffocanti da cui è difficile uscire o divincolarsi (Love's Just a Killer, Doghouse).
La steel guitar arriva dal Mississippi in Deadman's Shoes e Tell Me, non devia dal suo percorso Dave Hunt e senza prendere un’andatura schizzata colleziona nel finale di 100 Horses un ulteriore accurato dosaggio tra blues corali (Rehab), R&B di spessore (I'm on Fire Baby) e uno sguardo alla foce del delta blues (I Told You e l’appassionata dolcezza di Shot Down).
Dave Hunt edifica con grinta un bel disco, espresso attraverso una grammatica della chitarra agile e serrata, con cariche di corpi blues e angoli rock accattivanti, favorendo la centralità dell’ascolto di 100 Horses.