DELTA MOON (Cabbagetown)
Discografia border=Pelle

     

  

  Recensione del  28/04/2017


    

Minimalismo musicale senza confini spaziali, temporali, apparentemente immobile, costantemente uguale a se stesso, eppure in moto continuo, vivo e pulsante: Cabbagetown è circoscritto fra cadute e inabissamenti nella realtà del Mississippi.
Dalla strumentale Cabbagetown shuffle, l’armonica lascia spazio alla slide guitar che (ri)sorge come un diavoletto dalla sua scatola tra le mani di Mark Johnson in una mirabile gestione dello spazio-tempo in The Day Before Tomorrow, per continuare a oscillare come per un effetto meccanico su una messa in scena dominata da coinvolgenti atmosfere bluesy in Coolest fools e 21st Century Man, con avvolgenti movimenti nel lato sudista del quartetto dei Delta Moon, mai sovraccaricati in Just lucky I Guess.
Elementi che tornano con decisione in Refugeee in Mad About You, nuovamente intrecciati, spazi di senso intercambiabili e sovrapponibili, una cover del bluesman Eddie James 'Son House' da far risplendere (Death letter), tutti segni tangibili del lavoro del vocalist/chitarrista Tom Gray capace di spingersi verso l'esterno del rock nella conclusiva Sing Together, con una serie di parentesi chitarristiche che arricchiscono il racconto di Cabbagetown.
Niente di prevedibile nel percorso coerente dei Delta Moon col blues, la ragione semplice di un lungo matrimonio (di successo).