Lontano dagli
Homemade Sin il prodotto non cambia per
Dan Baird: rock ‘n roll!
In
So Low non sbanda praticamente mai, mantenendosi tanto più coerente quanto più indugia in dettagli, deviazioni, ellissi che tornano anche ai The Georgia Satellites (la prima band),
Cemetery Train è ancora e sempre rock e l’immaginario di So Low rappresenta tutto il suo mondo, talvolta in maniera travolgente e più evidente (
Showtime,
Say Goodbye,
Get Watcha Get), si sviluppa attorno alla musica di
Lay It on Me e poi se ne subisce la seduzione agreste in
Naughty Marie che si trasforma seguendone il ritmo in
Wont Take Much.
So Low assume colori che appartengono al rock anche nel finale con
Silver Baby e
Gotta Get a Move On, con nel mezzo una
She’s with Me dove la chitarra imprime un incalzante, soggettivo, ipnotico ritmo emotivo che si traduce in movimenti incessanti e instancabili.
Moti imprevedibili della natura di Dan Baird e dei suoi dischi che non rimangono mai solo in superficie, ma coinvolgono profondamente.