Atlanta, fine 2015, nel Thanksgiving weekend, una tradizione annuale per la band degli
American Aquarium, si registra
Live at Terminal West.
Una parentesi necessaria per un quartetto che lavora duro specialmente in Texas, e con il frontman B.J. Barham che si divide col progetto solista (e con ottimi risultati), ma la band resta il baricentro e si dimostra capace di dialogare trasversalmente con la nostalgia country e l’americana con vibranti escursioni elettriche che presentano in avvio con
Jacksonville.
Non servono le mappe alla loro discografia, continua a bruciare (arde con
Wolves, nell’evidente trasporto melodico di
Southern Sadness e con la languida pedal steel guitar che segue
Man I'm Supposed To Be,
City Lights e apre la mai doma
Lonely Ain't Easy), perché sono una live band gli American Aquarium, niente di nuovo? Sarà, ma molto efficace.
Live at Terminal West è come uno scrigno pieno di gioielli, di pietre preziose (
Wichita Falls, la
Northeast Texas Women di Willis Alan Ramsey, il pregevole duetto alle corde della chitarra di
LBQ) con interventi melodici pronti a creare un sottofondo ansimante, continuo e irrequieto nel finale di
Burn Flicker Die e
Family Problems.
I cd’s hanno la prerogativa d'invecchiare presto, ma Live at Terminal West è uno di quelli che vien voglia di riascoltare.