L’accattivante esordio di
Demon Blues aveva impressionato per le memorie blues/psichedeliche anni ’70 ricercate dalla band australiana dei
Datura4, ebbene il duo formato da Dom Mariani e Greg Hitchcock con
Hairy Mountain dimostra che hanno le idee chiare.
La vita dei Datura4 scorre, certamente, ma non cambia,
Fools Gold Rush riapre il percorso dell’esordio, come il caldo, afoso, appiccicoso, fastidioso, ti rimane addosso, invasiva e gocciolante psichedelia on the road anni Settanta (
Trolls, il cuore di
Uphill Climb), spingono il rock in
Mary Caroll Park,
Greedy World e
Hairy Mountain e i Datura4 non stringono di certo le chitarre intorno alle piccolezze, le debolezze dell'uomo che invece dovrebbe affrontare il futuro guardando al passato che musicalmente più darci intriganti appigli nel vortice imprevedibile di
Confide In Me,
Something To Hide e
Too Much (Or Not Enough) ad esempio, alla spiazzante, sempre in positivo, ballata finale di
Broken Path.
I Datura4 permettono di sollevare un po’ lo sguardo dalle macerie in mezzo alle quali la musica cammina, consapevoli che volare all’indietro è un’altra cosa.