Sorprendentemente efficace il modo in cui il trio britannico degli
Absolution (al terzo disco) rispetta le divagazioni blues/rock del chitarrista e vocalist Joe Fawcett, dove il passato intercetta spesso il presente e non vengono scalfite neanche in
Blues Power, dai pochi dubbi sin da
Fear e la tosta
It's Alright con lunghe progressioni alle corde della chitarra di cui la figura del rock si dimostra fulcro su cui ruota l'universo degli Absolution.
Lo rendono torreggiante e statuario,
Let It Go e l’arcigna
Walk With Me dove più il tempo si accartoccia e più rischia di deflagrare, nemmeno le infiltrazioni del violino in
Nothing But A Broken Heart contaminano le galoppate chitarristiche di Joe Fawcett, mai composte e sempre con guizzi interessanti (
Price I Gotta Pay e
Tired And Hungry) con un senso del ritmo mai balbettante.
Qualche blues di impronta classico,
Watch It All Come Crashing Down e
More Than She Could Take, e sempre con la chitarra in prima linea, sedimento statico anche nel finale con
You Just Got Screwed e nel rallentamento di
Sleeping In The Silence, eccezione rispetto a un disco che passa e che scorre, gli Absolution ritrovano movimento e profondità nel blues/rock restituendoci la potenza di uno sguardo eccitato pronto a sfondare la piattezza del quotidiano.