Il texano arriva a quota 13 album,
Mike Zito si sente ancora un ragazzino a 46 anni, e come dargli torto, torna a impugnare la chitarra per dare libero sfogo ad un energico rock/blues, insomma il sassofono lo accantona, e il furore di
Highway Mama anticipa le certezze di
Makes Blues Not War che custodisce sempre gli umori texani distorcendone i tratti identificativi in un bel mix tra il ‘bluesaccio’ come
Wasted Time e la brillante
Redbird.Immaginario sognante e rarefatto quello di Makes Blues Not War, dove le figure del rock in
Crazy Legs,
On the Road e del blues in
Make Blues Not War e
Bad News Is Coming, vanno annegate nel movimento della chitarra, allungate e deformate a dismisura, come fossero immerse in una materia liquida, fluida e continuamente cangiante.
L’armonica si agglomera intorno a nuclei magmatici, ribollenti, tonalità calde e sudiste per
One More Train, Mike Zito piazza qualche struggente ballata (
Girl Back Home e
Road Dog), chiede aiuto al figlio Zach a spalleggiarlo in
Chip Off The Old Block, e chiude con la divertente
Route 90.
Mike Zito torna al suo amore per la chitarra libera e con Makes Blues Not War trasmette quell'insopprimibile forza del desiderio di libertà necessario per non invecchiare dentro.