Non si sforzeranno molto a intitolare i loro dischi, ma per il resto la Psychedelic rock/blues band Australiana getta benzina sul fuoco per 46 minuti!
Un trio potente quello dei fratelli Wilson (Brenton, voce e chitarra e alla batteria Luke, al basso Kaileb Rothwell),
Jungle City III prende l’ascoltatore per la collottola e lo trascina in un vortice di indomabili chitarre da
Stoney Love e
All I Need e tra le scurissime percussioni di
I Won't Bother e
Sexwitch, tagliando e selezionando il rock in diverse sfumature, a più livelli, e ridimensionandolo il surplus di reale con l'ironia che non guasta.
Piazzano nel mezzo di Jungle City III una ballata ipnotica come
Cannibal a precisare che in pochi minuti e grazie a pochi segni azzeccati può succedere di tutto coi
Jungle City (ascoltare anche
I Want You) chiudendo l’album coi 13 minuti divisi tra
Ghost e la preziosa
Sun God dove la chitarra non può che avere un ruolo di primo piano, in stretto dialogo con basso e batteria, tutti impegnati a restituire lunghe, vibratili cadenze.
Bravi ragazzi, trovano un suono abbastanza pomposo, ma mai statico.