QUIREBOYS (Twisted Love)
Discografia border=Pelle

          

  Recensione del  04/12/2016
    

Inaspettato ritorno al rock ‘n roll dei The Quireboys, la band britannica al decimo disco fa un bel salto all’indietro e lasciano da parte titubanze e suoni artefatti, adesso c’è solo passione e desiderio, la fascinazione di Twisted Love, del resto, sta nell’andare a cercare i rimandi nelle pieghe del rock, da quel 1990 anno del loro debutto con vista sugli AC/DC, un po’ come andarseli a cercare negli angoli del loro passato o, meglio ancora, nelle stanze nascoste del loro successo.
Le chitarre di Paul Guerin e di Guy Griffin che spingono Torn & Frayed, la voce graffiante di Jonathan Gray (per tutti ‘Spike’) e una indomabile armonica accendono Twisted Love, non ci sono percorsi regolari, i tratteggi soul delle vibranti Ghost Train e Twisted Love, ma pronti a mostrare improvvise sterzate in Killing Time, Life's a Bitch e nell’acida Breaking Rocks, lì i Quireboys si espongono alla materia bruciante del rock e Twisted Love guadagna punti a favore quando si immerge nei rimandi anni ’70 di Gracie B (Part II) e Stroll On.
Ed è un bacino da cui attingere senza memoria per Shotgun Way e nella bonus track Win Some, Lose Some, e quando la nostalgia abbraccia la ballata di Midnight Collective non è solo un ‘dolore di ritorno’, è un sentimento prima di tutto spaziale, ed assume i connotati di uno sfasamento temporale che ai Quireboys mancava.