Chiara matrice texana, ironia, malinconica nostalgia e buffoneria da un gruppo di ragazzi, la
Casey Daniels Band riprende una demo del 2013 e lo straformano nell’esordio, a parlare sempre di donne, whiskey e giornate sulla strada, ma senza cadere nell'abisso ombelicale di un suono sterile, autoriflessivo, con esperienze di vita.
Backroads & Moonshine parte adagio, ma le ballate di
Hometown Badboy e
Backroad Angel illuminate dalla luce radente della chitarra, lasciano presagire che Casey Daniels è già dotato di tutti gli anticorpi necessari per affrontare una agguerrita realtà musicale e conosce (quasi) perfettamente l'arte della sopravvivenza: in
Texas Man e
Wild Saturday si iniziano a muovere agevolmente, e con una certa libertà trasversale, tra country e rock texano che sale in cattedra nelle solide e cattive
Bust out the Moonshine e
Country Wild, c’è anche la corposa
Trouble from the Start e sempre con la chitarra in prima linea, ecco
Dirty Water e la conclusiva
Shiner Bock dove il tratto è tenue, ma vibrante e fluido.
Backroads & Moonshine è fatto di linee rock-country sempre in movimento in uno spazio texano di volta in volta dominato dalla Casey Daniels Band. I fatti profumano di sorpresa, ma sono quelli.