La country music texana ha il suo fuorilegge, si chiama Jackson Taylor, e insieme all’ultima band, i The Sinners (Brandon Burke, batteria e Mike Battiato al basso) scorrazzano liberi di indagare il doppio fondo della vita, nascosto tra robuste dosi di alcol e droghe.
Dopo l’amarcord acustico di Cantina Del Diablo, rieccolo a indicare la strada di un corposo country/rock che viene presentata per Which Way Is Up come un percorso verso la pienezza ‘spirituale’, niente paura, non credo si sia stancato di cantare di bisboccia, donne e cuori infranti ma stavolta Jackson Taylor bada anche alla sostanza.
Sound accattivante, su questo non si scappa, è puro ‘Jackson Taylor style’, Another Bottle Goes Down avvolge con semplici giri alle corde della chitarra ma il party alcolico che si delinea non è che sia così divertente, lo riprova la ballata, dalle due facce, di Foolin' Around, i cuori spezzati e i problemi di coppia della godibilissima Sad Bastard Music ricordano che la musica non sempre ha l’effetto che si desidera quando si ascolta tanta robaccia commerciale alla radio.
Ritmo vivace, Everybody Needs An Outlaw, un bel honky tonk energico cantato insieme a Lucky Tubb, e un classico di Emmylou Harris, Two More Bottles Of Wine, non poteva che essere rivisitato da Jackson Taylor, alla sua maniera, e poi la Title track, politicamente incastrata con parole forti, filtrate con un occhio attento e critico, capace di rappresentare la realtà attuale senza affogarla in una bottiglia di birra, non è meglio berla?
Altra ballata country di sostanza e da rodato songwriter è Every Other Weekend, un padre divorziato e il poco tempo da trascorrere col figlio, ecco, un pizzico di quello che gli adulti chiamano ‘maturità’ e senso di responsabilità, ma sì, non guasta, non solo feste, cocaina e whiskey infatti Which Way is Up lo chiude con la ruvida cover dei Cheap Trick, He’s a Whore… perché dopotutto parliamo di Jackson Taylor & The Sinners!