RADIO MOSCOW (Live In California)
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  Recensione del  29/08/2016
    

Un disco dal vivo della band di San Diego? È come una bellissima creatura selvatica e pulsante che ti rapisce non appena compare sulla scena.
La svolta dei Radio Moscow è del 2014, quando il solista e chitarrista Parker Griggs crea un potente trio con il bassista Anthony Meier e il batterista Paul Marrone, Live in California, registrato a Los Angeles al The Satellite club nel Dicembre 2015, è un doppio Lp ruvido e chitarristico, disco delle passioni, del lato oscuro della musica, solido vocabolario di uno psychedelic rock'n'roll di matrice anni ’70, libero di colpire dalle iniziali I Just Don't Know e una dirompente Death Of A Queen.
I Radio Moscow rianimano l'architettura dell'universo del rock e il movimento delle chitarre è come un disegno in filigrana che brilla nel buio (Broke Down, I Don't Need Nobody, Before It Burns e così via) e per quanto mi riguarda sono nel pieno del loro splendore (City Lights, la cover dei Sainte Anthony's Fyre, Chance Of Fate, Rancho Tahoma Airport e gli 8 minuti di No Good Woman).
Live in California è mosso da un'energia demoniaca, da una rabbia che travolge le canzoni e agita il corpo.
Nel disco trovate una nota: “Play this album as loud as possible and as high as possible”, fate capire al distratto vicino di casa che se è vero che non ci è rimasto nulla da scoprire nel mondo, tutto è ancora da sapere del mondo che ci circonda.