Da 10 anni scrive canzoni per la band degli
American Aquarium, “…
but on a recent trip to Europe (era a Parigi la notte del 13 Novembre 2015, durante gli attentati terroristici di matrice islamica fondamentalista, n.d.C.),
I wrote a batch of songs that didn’t feel like full band songs. They felt extremely intimate. A batch of songs about home. My childhood home of Reidsville”.
Rockingham è il pregevole debutto solista del vocalist
BJ Barham, 8 ballate elettro-acustiche e la sensazione di un grande déjà vu intriso di nostalgia entra in moto da
American Tobacco Company, ma capace di emozionare con un songwriting narrativo solido proprio perchè già ampiamente collaudato e propone alcuni snodi tipici dell’alt.country, steel guitars, banjo e l’armonica che abbracciano Rockingham e il senso di stanze del passato che si sgombrano continua a defluire, perdono gli oggetti che le avevano abitate, ma che si ricostruiscono nell’assenza di colore, col calore, il suono dolce acustico di
Unfortunate Kind o con il pianoforte in
Madeline.
Accattivante lo sfondo bucolico di
O' Lover e di
Road to Nowhere, altro lavoro pregevole alla pedal steel di Whit Wright (c’è anche il chitarrista Ryan Johnson sempre degli American Aquarium) tra il banjo dell’introspettiva
Reidsville, con le ultime tessere di vite che si combinano e si staccano nella conclusiva ballata di
Water in the Well.
Senza sovraccaricare l’ascoltatore, la riuscita parentesi riflessiva di BJ Barham.