BROTHER SUN SISTER MOON (Liberty)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  28/08/2016
    

C’è spiritualità, ma non siamo dalla parte del San Francesco D’Assisi del film di Zeffirelli annata 1972 (Fratello sole, sorella luna), Liberty Dave Lambert e Donna Dahl, a.k.a. Brother Sun Sister Moon, ci spingono lungo il Mississippi, nella nuova casa ad ascoltare l’ambigua bellezza di Bentonia Blues, scolpite a tutto tondo nel blues, con sagome ritagliate nella tradizione (Ain't Got No Money e St Paul Woman), ma con il loro carattere, perché Liberty (e la stessa Title track) possiede un'intensità tutta speciale.
È tutto un andirivieni tra quotidianità e lunghe visite spirituali come le intriganti ballate di Old Negro Spiritual e Slavery Blues, come se le spesse mura del blues di Liberty fossero diventate porose, il delta blues si fonde perfettamente in Preachin' Blues, e l'ostinato percussivo della slide guitar è studiatamente ansiogeno anche in Darkness Coming On e nel finale con Wish You Were Here e Too Much Worry.
Brother Sun Sister Moon spezzetta, mescola, manipola sentimenti nelle ballate (chi tende a salire, Everlasting Love, chi tende a scendere, Soldier's Prayer) non è forse un'arte predigestiva della trasformazione di Liberty? Luogo alchemico per un passaggio ad altra vita? Chissà, ma il bello ad esempio di Changing Times, è una melodia che non si ricompone mai in compiacimento dell’ascoltatore, ma apre a percorsi produttivi e le chitarre aspettano pazienti che gli argini si crepino, per prorompere fuori controllo. Altro che Zeffirelli.