Songwriter di Houston,
Jimmy Pizzitola e la vita nel South Texas, prima l’honky tonk nella Alt-Country band Jimmy James and The Enablers, ma la svolta arriva con
Poet on the Run annata 2010 quando si cala nella mitica tradizione dei texas songwriters, un disco di ballate notturne e nostalgiche con una gran versione di
Cold Cold World di un’icona texana alla pari di
Townes Van Zandt, ovvero
Blaze Foley.
The Choctaw Wildire Sessions è la dimostrazione lampante di una poetica capace di svilupparsi simultaneamente in più direzioni, elettrifica le chitarre (eccole agire da
Give You Love e
Pierced and Tattooed) ma Jimmy Pizzitola continua a scandagliare le molteplici sfaccettature della memoria, dei sogni, dei rimpianti e della personale, ormai anch'essa crepuscolare, vita on the road texana, dove
Evermore,
Walk with Me e
Shiny Medals,
Karate Kid Blues trovano modo di adagiarsi.
Accese vampate di colore country, non bastano a se stesso, e The Choctaw Wildire Sessions deve cercare più ampi orizzonti in cui respirare, ai confini del rock, le spumose
Where's the Johnny Cash? e
Buffalo Bayou, la rilettura di
Fresh Water (e l’accelerata calza bene), i 6 minuti di
The Tigers con un efficace duetto tastiere-chitarra.
Splendida la chiusura di
A Cat Named Steve, stridono gli sguardi obliqui della chitarra ma obbediscono al gioco scoperto e inventivo della scrittura di Jimmy Pizzitola.