Johnny Mastro & Mama's Boys hanno un profondo rispetto per il Blues anni ’60 della zona di Chicago, suono pulito, da impastare con il rock, armonica e chitarre, tutto è partito da Los Angeles, 1993 e il meccanismo non si è arrugginito del tutto, perché le 'mine vaganti' di
Never Trust The Living regalano godimento e fiducia: è questo è quello si dovrebbe fare ora!
Snake Doctor e
Whiskey guardano dritto avanti e non necessitano di costose cosmesi, un paio di ‘bluesacci’ macchiati dall’armonica in un continuo di accendersi delle chitarre, figure pulsanti di Never Trust The Living sono le varie aree della scurissima
Judgement Day, 6 minuti intensamente colorati da Johnny Mastro e la materia grigia si sta dando da fare a sentire
Monkey Man e la pausa riflessiva della sinuosa
Don't Believe.
Bizzosi blues elettrici che si riscrivono sempre diversamente identici tra
House of the Rising Sun e
Walking, chitarra sempre ben oliata in
Never Trust the Living e
Indrid Cold a regalare altri attimi di respiro fresco.
Questo per dire che insomma qualcosa di magmatico sotto la ‘cenere’ di Johnny Mastro & The Mama's Boys continua ad esserci.