BRYCE JANEY (Organic Man)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  06/05/2016
    

Uno sfondo felpato per il nuovo disco del bluesman Bryce Janey, su un accompagnamento acustico fisso e un gioco sapiente alla slide guitar, una sorta di viaggio nel cuore del Delta blues per i 12 brani di Organic Man.
She's Gone Away, Down Home Blues e 1973 sembrano nate alla foce del Mississippi le cui dimensioni si misurano in kilometri, conducono in una dimensione astratta e concreta, il tutto sorretto da un pensiero metaforico dalle solide basi utile a sognare e pensare, poi Good Ol' Dog (come Mississippi Star) rovescia presto le carte in tavolo e presenta, piacevolmente, una situazione più complessa, Bryce Janey elettrifica la chitarra e le avvolge con una lunga e luminosa nube, conducendole verso un altrove sul quale Organic Man tende a riflettere.
La slide guitar continua a disegnare i margini di Iowa Boogie, Pain In My Heart e Going Down To The River in cui si ammorbidiscono i contorni delle forme di Organic Man, la Title-track e le luci del passato tornano a filtrare (c’è anche Country Fever) attraverso splendide versioni che fanno brillare il talento di Bryce Janey e per procedere bisogna andare dentro il cuore del Blues, non fermarsi alla superficie, e prendersi il tempo necessario per le ultime deliziose isole acustiche Cell Phone Blues e Too Much Fun.
Idee che rafforzano l'assunto di fondo di Organic Man, che consiste in un continuo errare alla foce del delta blues.