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Verace country dal Kentucky, un solido background nel bluegrass nella vita di Travis Harris, un rapporto di rispettosa distanza tra chitarra e banjo che aprono al secondo disco
The Truth And Other Lies ulteriori prospettive all’interessante esordio di
Honky Tonks & High Water.
La vita quotidiana brucia il country dell’iniziale
Moonshiners Last Ride,
Travis Harris And The West Coast Turnarounds la usano come una lente, un raggio di luce, una superficie che la riceve e la traduce in aree chiare e scure, cioè in altre forme che la telecaster prontamente tiene a bada con preziosi cambi di ritmo nella deliziosa
The Truth e si insinua insieme alla pedal steel fra i testi di
Them Eyes, sbuca, appare, sfugge e aggredisce, un ruolo duplice per un pastoso honky tonk.
E col whiskey poi vanno a nozze in
Bring It On, spiritato e coinvolgente giro bucolico che Travis Harris And The West Coast Turnarounds trasportano nel passato, la ballatona di
She Use To Call Me Baby ma anche
Fill Some Boots e l’egregio lavoro alla steel guitar in
Hard On The Heart, vestendo The Truth And Other Lies con un'altra divisa, ma il piacere non cambia.
La ruvida
Burn It Down assesta un altro bel colpo, dalla parte di un country fuorilegge e in questa instabilità tra assoli di chitarre e banjo, che si nasconde la vera energia di The Truth And Other Lies, il ritmo bradicardico possiede dunque una qualche necessità poetica da scovare tra la rustica
Million Dollars A Day e la conclusiva
Fire.
Quanto basta per elevarlo dalla barbara quotidianità della società.