Dylan Stewart e una nuova band i
the Eulogists, altro quartetto di musicisti dell’Oklahoma pronti a mischiare folk, rock, e alt-country nel terzo disco
Giving Up the Ghost tra territori della vita e della morte, stabilendo legami complessi, continui e intercambiabili, nello spazio e nel tempo delle chitarre, tra innumerevoli forme.
Ballate pronte ad accendersi,
Stay in Tune alla preziosa
Down to the Rio, lo sguardo di Dylan Stewart al Texas dove addensa una malinconia di grande intensità in
Highways and Oceans e
Favourite Pair of Shoes, Giving Up the Ghost preferisce alle concatenazioni dirette col rock un periodare senza punti fermi, una composizione ellittica e anche se dissonante, intrigante in
Monster in Me e nell’armonica che solca
Hospital Bed e
Weeping Willow, utili ad accentuare antinomie che marcano il suo songwriting.
Quello di
Low Down e
Cleveland County Wine con corpi doppiamente speculari, nella luce e nel buio, ai 6 minuti di
Last Call Avenue, altra corposa ballata elettrica a concorrere alla formazione di quello stile particolare ma anche intimamente elaborato che caratterizzano la poetica di Dylan Stewart.