Il fondale di riferimento resta il blues e il delta del mississippi, ma la formazione del ‘One-man band’
Lincoln Durham ha avuto modo di intrecciarsi, in modo più spesso con le radici del Sud americano e
Revelations Of A Mind Unraveling è ancora più scuro, tumultuoso dei dischi passati.
“
These songs are my therapy. This album is my ammunition against the internal demons”, spiega Durham, e
Suffer My Name e
Bleed Until You Die sollecitano quesiti e disegnano un mondo in cui le distanze e le prossimità col blues sono difficili da individuare.
I giri alle corde della slide guitar di
Creeper fatta di impennate improvvise che si alternano a dilatazioni e rallentamenti, scavano profondi solchi anche in
Bones, ma va assolto Lincoln Durham dall'accusa di aver tradito lo spirito del folgorante ep d’esordio, o per lo meno che abbia acquisito il diritto a una prova d'appello per chiarire la stridente attitudine punk di
Prophet Incarnate,
Rusty Knife e
Rage and Fire and Brimstone.
Paiono dissolversi al confronto riflessivo del banjo di
Gods of Wood and Stone e l’acustica
Noose, un’umanità dolente viene rintuzzata fino alla conclusiva linea gospel di
Bide My Time, a favore di una messa in scena per lo più frenetica e 30 minuti, alla fine, sono davvero pochini.