RAILWAY GAMBLERS (Shadow of the Moon)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  17/02/2016
    

Il fascino di questo quartetto di Chicago lo si deve osservare in modo panoramico, tra l’ottimo esordio di Heart Of The Sun nel 2015 e dopo soli 7 mesi di questo Shadow Of The Moon, e giova parlarne come entità unica anzichè per singoli dischi.
Il vocalist Brendan Folliard torna sui temi scuri dell’esordio con 'passeggiate inferenziali' nell’americana, più chitarristico (grazie a Matt Fricks), ma stessa cura della melodia, tra un linguaggio espressivo e l'altro i Railway Gamblers spingono Shadow in My Soul, World On Fire e Last One Around ad 'aprirsi' verso una sistematica interazione con le radici del country, riconoscendo come si adatti anche al rock con medesima aderenza nella granulosa Over and Over e in Out in the Streets.
Stili che confluiscono e si sedimentano trasversalmente in Shadow Of The Moon, per cristallizzarsi alla bisogna in ballate dalle due facce (Time Catches Up With You e Keep You Calm) mentre nella piacevole Gimme a Wheel (Roll Me Back) s'incontrano e si elidono reciprocamente per dar vita a nuove forme con una malinconica armonica o affidandosi alla pedal steel guitar nella conclusiva A Waltz (In the Shadow of the Moon).
Il piacere che continua a tendersi, a stirarsi, ad allungarsi, a rischio di spezzarsi, ma non è il caso dei Railway Gamblers.