Stile texano,
Wayne Garner lo sviluppa per espansione e ramificazione in relativa libertà tra rock e americana, lo organizza in un convincente spazio elettro-acustico attraversato da decisi flussi di chitarre pieni di relazioni e incroci.
Piglio radiofonico per la
Title track ma nel mezzo di
Love Drunk Fool si trova molto altro, di più e di meno, ed è quanto intende mostrare Wayne Garner tra efficaci impasti rustici in
Voodoo Queen,
Red River Band e
Little Red Boots.
Al secondo disco Wayne Garner lo disegna su toni caldi, con cromatismi lignei texani, che rimandano alle atmosfere del Sud efficaci in
Late For The Show,
Building A Castle e
Goodbye Loretta, dove la melodia è calibrata e nitida, ai bruschi contrappassi di
Revelations e la cupa
Run With The Wolves dove
Love Drunk Fool risulta ruvido, sporco e intenzionalmente 'povero', come nei 5 ipnotici minuti finali di
Kaw-Liga.
Wayne Garner alterna passaggi segnati dal ritmo e da ricercate tessiture armoniche, e a un sonoro composito corrisponde un testo altrettanto denso, poroso alla realtà. La strada sembra quella giusta.