PATRICK SWEANY (Daytime Turned To Nighttime)
Discografia border=Pelle

     

  

  Recensione del  23/11/2015


    

Lavorare duro tutta la settimana sulla strada, resta la Domenica per ritagliarsi piani, segni, immagini di una vita che non dispone di nessuna regola aurea per comporre, l'inizio o la fine. First Of The Week ha una fascinazione melodica frutto di acuto e piacevolissimo spaesamento.
Senza inizio e fine perché vorresti ascoltarla ancora e ancora.
Una splendida malinconica ballata apre il settimo disco di Patrick Sweany, “I’ve spent my whole life being fascinated by the relaxed naturalness of Southern culture. I wanted to make something that showed how much the music and culture of the Southern United States of America is a part of the DNA of this transplant from Ohio”, Daytime Turned to Nighttime è un disco mutevole rispetto all’ottimo Close To The Floor del 2013, duro, malinconico, amaro per la perdita di diversi membri della sua famiglia, ma punto di crescita per un songwriter di talento.
La slide guitar, il blues del Sud americano spingono Tiger Pride e Back Home a una 'ariosità' nei movimenti di Daytime Turned to Nighttime e nell’assemblaggio mai sentito prima tra il pianoforte e le steel guitars delle dolci Here To Stay (Rock And Roll) e Sweethearts Together, Patrick Sweany costruisce fondali bluesy e scenografie idonee per far muovere i propri personaggi, Afraid Of You e Too Many Hours.
Molto meno ruvido che in passato, ma le chitarre impregnano sempre Daytime Turned to Nighttime, per affondare lo sguardo nel reale come una lama in Nothing Happened At All, e seppur lentamente scopriamo melodie (le conclusive Mansfield Street e Long Way Down) che come misteriosi rampicanti crescono in modo impressionante, entrando e accendendo Daytime Turned to Nighttime.