Lasciato il supergruppo dei
Royal Southern Brotherhood lo scorso anno,
Mike Zito torna con i
The Wheel a scorrazzare tra Texas & Louisiana con un materiale ancora una volta eterogeneo e inserito in uno spazio melodico altrettanto eterogeneo rispetto alla superficie di
Keep Coming Back : “
Is all in the title,” spiega Zito. “
I love the blues, I love rock 'n' roll and I love country music. It's what I do and who I am”.
Un disco ricco dove Jimmy Carpenter al sax e le tastiere di Lewis Stephens lo spalleggiano fin dalle spumeggianti
Keep Coming Back e
Chin Up, sarcasmo e ironia pungente si esercitano in modo acrobaticamente inventivo e seguono Mike Zito tra storie che gli arrivano dal cuore, di una ‘testa matta’ a cui vuole molto bene Anders Osborne (co-scrive 3 brani), dove una voce carismatica s'impone come il centro di
I Was Drunk e
Get Busy Living, mentre il pianoforte e poi le chitarre si ritagliano lo sfondo da paesaggio urbano, inseguendola nelle allegre evoluzioni della piacevole ballata di
Early In The Morning.
Citazioni riflessive in
Lonely Heart, R&B e forme melodiche classicheggianti in
Girl From Liberty e
Get Out Of Denver, si fondono in un paesaggio sofisticato ma solo occasionalmente Keep Coming Back si va annuvolando, come in passato, in momenti di tensione elettrica e percussiva (
Nothin' But The Truth,
Bootleg e
Cross The Border) ma il nuovo corso è legato al sax, e Mike Zito sa come deve generarsi all'interno di Keep Coming Back (la ballata di
What's On Your Mind) senza parcheggiarsi ai suoi lati o appoggiarvisi sopra gli danno uno spirito sfrontato e inventivo.