Energia e rock ‘n roll, la band della Virginia dei One Way Ryde pesca nel passato (dei ‘Corvi’ a sentire l’apripista di Rock N' Roll Revolution) ma gli spazi di Leavin’ tendono a muoversi o a superare i propri confini: un mare di suoni a sovrastare con spessore (che non vuol dire ‘rumore’) il vissuto, monocorde, nella nostra amata terraferma.
Weary Eyes, Kickin' the Habit e Eliza si coniugano con la capacità espressiva dei One Way Ride di accostare melodie evocative che danno una densità alle parole, facendoci partecipi del vissuto di Leavin’, il rock.
Un fattore unitario che tende a calamitare tutte le altre linee d'azione di una spigliata Find the Love, spalmando efficacemente uno sfondo bluesy in Bobbie Jean, col dialogo stretto di percussioni e chitarre, il rinforzo puramente muscolare per i 6 minuti di Runnin' e la conclusiva No I Don't.
Gli One Way Ryde e quel fardello legato alla rinascita del rock di stampo classico, nel tentativo di dispiegare tutte le possibilità ‘imprigionate’ da una crisalide temporale, destinata a schiudersi affinchè possa risorgere, in un tentativo abbozzato che non può che far piacere.