LEFT LANE CRUISER (Dirty Spliff Blues)
Discografia border=Pelle

             

  

  Recensione del  09/09/2015


    

Diventano un trio i Left Lane Cruiser con Joe Bent che si presenta con una tavola da skate su cui sono state montate le corde, ma il batterista Pete Dio e il vocalist Freddy J IV non sembrano farsene un problema, l’energia che sprigiona Dirty Spliff Blues non offre consolazioni.
I Left Lane Cruiser evitano un qualsiasi confronto dialettico con le cose che li circondano, per piombare, in tutta fretta, a precipizio, nell'abisso di un blues sporco ai confini del Delta Mississippi, e Tres Borrachos serve a restituire l'atmosfera oscuratamente minacciosa e nello stesso tempo plumbea, grigia, nella quale si muove Dirty Spliff Blues.
Vita selvaggia cantano in Elephant Stomp e Cutting Trees, liscia, levigata, millimetrata da una parte, ma pronta a tirare in basso con quelle improvvisazioni alle chitarre che sono un po' il loro marchio di fabbrica, verso il cuore del delta blues turbato dagli ipnotici vortici liberati in Whitebread n' Beans e Tangled up in Bush, pensando alle donne di Heavy Honey e All Damn Day, quelle dal capezzolo turgido e dolcemente incazzose.
Dirty Spliff Blues, la title track, paga un omaggio alla marijuana, una piantagione disegnata (come nell’album precedente, dall’illustratore William Stout) sulla cover del disco, dove una sorta di zombie-spaventapasseri impalato suona mentre i Left Lane Cruiser fumano marijuana, ma come cantano nel refrain, quella senza additivi.
Skateboard Blues è musica che non si libera verso il paradiso, ma scende nelle viscere dell'inferno o se ne sta a galleggiare nel limbo dove abita l’ultimo montaggio febbrile di Dirty Spliff Blues: She Don't Care segue rabbiosa Freddy J IV mentre pizzica e torce le corde della chitarra e Pete Dio che pesta la batteria, la percuote, batte il ritmo con il piede.
I Left Lane Cruiser continuano a estrarre dal corpo e dalle viscere del blues una musica sempre bruciante, implacabile, capace di dar voce all'angoscia e a un'insopprimibile ansia di libertà.