STEVE SEASICK (Sonic Soul Surfer)
Discografia border=Pelle

             

  

  Recensione del  30/05/2015


    

I 6 minuti di Roy's Gang, dall'indubbia sapienza strategica nella distribuzione dei picchi timbrici, aprono in maniera ambiziosa Sonic Soul Surfer.
Il nuovo disco di Steve Seasick ripercorre strade sterrate e polverose della campagna rurale americana verso una fattoria - studio di registrazione dove insieme alla chitarra di Luther Dickinson (lo spalleggia in un paio di brani), restituisce il meglio del mississippi delta blues, lì dove la temperatura ritmica e dinamica tra la slide e la cigar box guitar è capace di surriscaldarsi con violente repentinità.
Bring It On e Dog Gonna Play assumono il ruolo di casa itinerante per le melodie di Sonic Soul Surfer, come se osservando da una sua finestra, ci si distaccasse, in qualche modo, da un mondo ostile e incomprensibile, rapiti da rivelazioni di nuovi luoghi, dalla california della brusca Summertime Boy, al profondo Sud nella placida bellezza di Swamp Dog.
Steve Seasick va alla ricerca della luce delle chitarre, e le trova sempre puntuali, nei giri ipnotici e ripetitivi di Sonic Soul Boogie, mai definirli un ostacolo, quelle ripetute sequenze alle corde in Barracuda '68 a inventarsi un angolo segreto dove tutto ciò che avviene viene riprodotto come 'teatro'.
Lì Sonic Soul Surfer s'illumina con morbide luci calde, We Be Moving, un po' fumose nella vorticosa Your Name, oggetti e volti dal Mississippi sono sempre sfocati, il dolore si acquieti nell'alcol, nella musica, nel calore di una ballata come Heart Full Of Scars.
Mississippi, dove la terra trema e in profondità scorrono queste forze e questi diversi vettori che danno forma a Sonic Soul Surfer.