Una tinta di fondo, il Mississippi, un ‘colore’ intaccato nel suo nucleo dal 'clima' della slide guitar in cui
Low Down, decimo disco, viene calato, o dove cercano di adattarlo Tom Gray e Mark Johnson, eccellenti chitarristi e fondatori dei
Delta Moon.
Nell’ipnotico paesaggio disegnato in
Wrong Side Of Town,
Afterglow e
Nothing You Can Tell A Fool si addensano stati dei sentimenti più diversi ma lasciano affiorare le tracce della slide guitar nel mutamento di luce o nell'incresparsi delle melodie.
9 brani originali e 3 covers, Low Down e il Mississippi dove la terra è, e resta smossa.
Una traccia indelebile in
Mean Streak, avvolgente nella deliziosa
Lowdown, ma in ogni caso essenziali disegni preparatori di un qualcosa di più compiuto destinato ad attualizzarsi in
Down In The Flood (Crash On The Levee), la splendida
Jacky Ray e l’acustica
Hard Time Killing Floor Blues, dense, anche nella scrittura.
Un disco coinvolgente, l’armonica di
Open All Night e l’aria scanzonata di
Jelly Roll non soffocano Low Down, è il ritmo della slide guitar che scandisce l'azione,
Spark In The Dark e
Mayfly, a creare con ritmi circolari ed evoluzioni in primo piano un climax con le percussioni sullo sfondo.
Ad attestare una ricerca instancabile e fertilissima sulle potenzialità del Mississippi Delta Blues.