Al primo disco per la sua nuova etichetta discografica, Red House Records, il bluesman del Minnesota continua ad avvolgere in traballanti ‘pianisequenza’ steel guitars e banjo, utili a tradurre in cromatismo livido e uniforme suoni tra Lightnin' Hopkins e Woody Guthrie.
Mississippi Country blues stranamente suonato da
Charlie Parr insieme ad una band, c’è un piano da barroom ad aprire
Stumpjumper e inizia a spiattellare il malessere che ci circonda seppur tra le confessioni di una coppia in
Evil Companion.
Il banjo percorre
Empty Out Your Pockets e la chitarra di
Frank Miller Blues da coesione al tutto, istanze elettrico-acustiche impiegate nella loro peculiare opacità melodica, assolvono perfettamente alla funzione di disegnare uno scenario enigmatico, incerto.
Lo spirito folk/country dal profondo Sud regala emozioni e ballate tra
Falcon,
On Marrying a Woman with an Uncontrollable Temper,
Over the Red Cedar,
Delia e
Remember Me If I Forget, tra famiglia, amore, vita ‘primitiva’ e isolata, lo stile paga davvero.
Poi quella lap steel che lavora alla biblica storia del povero zombie Lazzaro in
Resurrection, sul proletariato di
Stumpjumper e la natura di
Temperance River Blues, mutevole e identica al tempo della lap steel guitar, scorre astratta e surreale come nei quadri di Mondrian.
Non c’è pericolo, Charlie Parr sa ancora dove andare.