13 anni in tour con il nonno, la legenda blues
R.L. Burnside, non aveva tanta voglia di percorrere sonnacchiosi e anonimi quartieri residenziali, dal 2006 un duo,
Cedric Burnside Project per portare in giro, con l’amico d’infanzia Trenton Ayer, la scuola del Mississippi Delta Blues.
Descendants of Hill Country non difetta di originalità, spessore e finezza, ha una disinvolta agilità,
Born With It e
Hard Times, chitarre sgranate, sporche, si appiccicano alle pareti di
Don't Shoot The Dice,
Tell Me What I'm Gonna Do e
Going Away Baby, pronte a dissolversi in una specie di fruscio elettrico quando sale la melodia in
Front Porch, a riflettere il piano sonoro della Cedric Burnside Project.
Blues sempre piano di echi, tremiti, suoni bassi e continui in
Airport,
That Changes Everything e
This Is For The Soldiers, con brani avvolti da una distorsione a basso voltaggio, ma costante, in
You Just Wait And See (“
It is music that one cannot really write, that type of music that has got no 16 bars, no 12 bars,”, spiega Cedric. “
It is just field music that comes from the heart. I am a Hill Country Man and I will die a Hill Country Man”.)
L’efficacia di ballate acustiche come Skinny Woman e Love Her Til I Die, è quella di una grande sintesi del Blues in grado di rendere definitiva l’adesione a un dato storico e nello stesso tempo, all'elemento che lo ha sempre accompagnato lungo le sponde del Mississippi, come delinea Down In The Delta.
Descendants of Hill Country non accontenta di certo i palati semplici.