Dal Mississippi rurale tra il 1920-1930, il chitarrista
Michael Jerome Browne estrapola una collezione di brani celebri (da Mississippi John Hurt a Fred McDowell, a Skip James, Blind Willie McTell, Memphis Minnie e Blind Lemon Jefferson) e affida al mandolino, banjo, lap steel & slide guitar il compito di raccontare in che modo le forze sotterranee del blues determinano e consumano gli effetti di superficie all’ascolto di
Sliding Delta:
“It was a train, somewhat shrouded in mystery, that may have connected two mainlines of the Illinois Central Railroad … and (Delta blues singer/guitarist) J.D. Short referred to it as an ‘awful slow train, down through Mississippi … the train is so slow, until it almost slide, like a turtle.’”La dolcezza della
Title track, di
My Road Is Rough And Rocky e di
I'm A Guitar King, i passaggi bucolici di
Living In The Whitehouse e
Frisco Town, vengono manipolati dalla slide guitar di Michael Jerome Browne e il cerchio di Sliding Delta si chiude, ma chiudendosi sbatte su se stesso e si rompe. Da cui si può ricostruire.
Da
I Heard Somebody Call, Michael Jerome Browne sottopone Sliding Delta a un abbassamento nel cuore del Delta Mississippi, e con il lento incedere di
Special Rider Blues,
When Your Way Gets Dark e
Write Me A Few Lines entra all'interno della sfera poetica, sentimentale, nostalgica, con la forza e la capacità di trasformarsi, quasi per magia, in contemporanea nella splendida
Bull Doze Blues.
Un itinerante viaggio in giro per il Mississippi, per anni, e Sliding Delta si muove su quelle coordinate temporali presentate all'inizio, ma se ne aggiunge un'altra altrettanto importante: lo spazio del blues in
Motherless Chile Blues,
Easy Rider Blues e
Broke Down Engine con Eric Bibb in
Choose Your Seat And Sit Down a ritagliare uno spazio armonico e resistente al caos che ci circonda.