La vita è come un Boomerang, la prospettiva di
Eric Sardinas e di una fiammante chitarra pronta a descrivere un'orbita intorno al centro di gravitazione di
Boomerang, sesto disco, terzo con i
Big Motor, inciso tra un tour e l’altro.
(
“I have a pile of papers, napkins and other little snippets, on which I have kept my ideas and then at home I bring them all together. I don’t have to come up with grandiose lyrics, but rather can scoop them up from real life. And I am sure, that many song ideas came from Germany, where I have toured for many years.”)
E tedesca è la nuova casa discografica Freiburger Jazzhaus-Label, Eric Sardinas And Big Motor plasmano
Run Devil Run e
Boomerang sulle caratteristiche peculiari di un vortice continuo di rock & blues, traducendo il soffocante, ingombrante lavoro alla chitarra in direttrici di altezza, larghezza e profondità.
Tell Me You're Mine,
Long Gone, sono come una grande arena dove detonano le forze oscure della passione, il Mississippi è dietro l’angolo nell’acustica
Morning Glory, rombanti percussioni sotterranee e filamenti della lap steel tenuti e rinforzati dalla slide guitar, s'intrecciano con interventi dell’hammond nella brillante e solidissima
Bad Boy Blues.
Eric Sardinas non si risparmia, scivola con leggerezza su
If You Don't Love Me, rapisce come quando omaggia Elvis Presley in
Trouble:
“My first concert that I attended at a young age was one of Elvis Presley. He more than mesmerized me with his energy on stage – and his songs were simply awesome! And ‘Trouble’ was always one of my favorites”.
Deliziosa
How Many More Years con
Heavy Loaded a spogliare il contorno, solo il cuore del blues, pulsante e sanguinante e lì, Boomerang entra definitivamente in testa senza tanti ghirigori in aria.