Indiana Sun è forma del rock che rinuncia al suo tempo, i
Pure Grain dopo giri a vuoto e cambi alla line-up si fermano e provano a mischiarlo al country e allo spirito classico del Sud degli States, il centro che viene fuori da
Lie To Me al quale la vocalist Courtney D’Amico e la chitarra dell’altra voce Scott Siefferman si appoggiano, restituendo una immagine speculare del rock.
Riflessa in modo deformante nei tratti raggae nel finale di
Summer Song, ma lascia intatti i contorni dell'insieme quando si approcciano a
Levon Helm, ripescando una splendida
Hurricane, e almeno in parte, ne sfumano e ne alterano i tratti.
Dalla piacevole telecaster di
Back In The Woods alla lap steel di
My Addictions, si avverte questo senso di appartenenza di Indiana Sun, questo legame con la terra e le radici folk/rock/country del Sud Americano, tra le languide ma fluide ballate di
New Dawn e
Long Time Comin', salvo ficcare accordi che non pinzano poi tanto in
Perfect Time e nelle rilevanti
Higher Ground e
The Blessing, ma Indiana Sun non rischia mai di perdersi. I Pure Grain si stanno avviando alla maturità e lo sguardo a ritroso di Indiana Sun è sufficiente a confermarlo.