Portland, Oregon è il codice postale del duo degli
Hillstomp ma si muovono lungo le sponde ridondanti del Mississippi. Un nuovo lavoro che sembrava destinato a prendere la direzione di un fosco e opprimente scambio tra la chitarra e voce di Henry Kammerer e le percussioni di John Johnson, la direzione delle distorsioni elettriche tra
Santa Fe Line e
Life I Want lo stazionano sul sottosuolo, e invece il banjo di
Undertow entra ad amplificare la qualità perturbante del Mississippi con un riflessivo country-blues.
Funziona anche da rallentatore in Portland, Oregon, va ad intensificare il senso del dolore di una splendida
The Cuckoo, non lo annacqua in una vuota contemplazione in
Crowhurst e nella deliziosa armonia di
Reason To Leave, ma tiene accesa la fiamma degli Hillstomp. Le spinte verso il basso di un blues sporco e cupo in
15 White Horses e
Meet Me At The Bottom tengono botta al banjo nervoso di
Henry, O My Henry e nella contemplativa disamina della strada solcata in
Don't Come Down.
Quel che resta di una notte a Portland, Oregon è una macchia. Proprio così, gli Hillstomp macchiano…