DEAK HARP (Clarksdale Breakdown)
Discografia border=Pelle

     

  Recensione del  22/07/2014
    

L’armonicista che guidava un piccolo furgone portando in giro la James Cotton blues band e ogni tanto ne apriva gli spettacoli, è diventato un bluesman di razza. Deak Harp è legato al Mississippi e alla stratocaster sempre accompagnata dall’armonica, un viaggio da Clarksdale, Mississippi dove vive e ha aperto un negozio, il Deak's Mississippi Saxophones & Blues Emporium. Sin dalla torbida Mad Dog 2020 egli crea, con il suo agire all’armonica, la sua posizione nel mondo di Clarksdale Breakdown dove si privilegiano l’emergere delle zone d’ombra tra la ‘City’ e lo sfondo rurale del Sud, il percorso in If You're Ever In Clarksdale tende a metterle in luce, il passo lemme accompagna la bellezza di Juke Jump e Up All Night, il delta del mississippi volteggia al di sopra di Deak Harp, volteggia anche quando le chitarre lavorano e trasportano carichi via via più elaborati da That's Alright a Dirty Rosie, Bubba Blue fino alle strumentali Delta Wind e Clarksdale Breakdown.
Il paesaggio sullo sfondo del Mississippi si trasforma in Clarksdale Breakdown da semplice e affascinante sfondo-cornice a personaggio, anche l'armonia cromatica dell’armonica, emotivamente coinvolgente in Under The Bridge, impastata efficacemente dal modo in cui presenta delle 'cartoline' d'America che riflettano e rivendichino le sfumature, le specificità e gli spigoli del Sud con storie lontane da un formato da esportazione, No Hurry, It's Ok To Smile. Non poteva che affidare la chiusura all’armonica, Deak Harp la usa per dare colore a Yellowhammer Breakdown, ma spiccano le tonalità dell’altra strumentale, Ridin' The Rails, simula un treno in corsa che ha il compito di dare l’ultimo rilievo emozionale a Clarksdale Breakdown.