All’arida, e in fondo innocua, abitudine alle superfici mediatiche (la geopolitica da tg, l’approfondimento-spettacolo)
Walkin’ offre il tentativo di un’altra dimensione, più ruspante, più bucolica,
Matt Begley frequenta sempre i bar di provincia, lo spirito dei
Bitter Whiskey è il solito, slide guitar fumosa fin da
Walkin’, whiskey, telecaster e donne di facili costumi attorno al focolare domestico nel West Texas di
The Family.
Ogni tanto, come sempre accade nelle ballate eletriche (la dolce pedal steel di
Changing of the Season e di
More Than Anything) nasce un’esigenza quasi fisica di forzare lo sguardo contro il muro di materia in cui coesistono il mondo e l’uomo, in una mezzora dove
Matt Begley & Bitter Whiskey scorrazzano felici nel vento e nella polvere texana tra fotografie di un album di ricordi, malinconico e riflessivo in
Letter Home e
Corpus By the Sea ma restando verace e godibile (
Left Behind e
I Need a Drink).
Liberi di ‘cazzeggiare’ ma senza girare a vuoto, in cerca di puro divertimento con l’alcol della deliziosa
Takin' It Back e della fiammante chiusura di
Gone Again, il solo strumento usato per far luce su questo vuoto. Come un virus che si trasmette di anno in anno. Una ‘malattia’ che non conosce cura tanto da augurarsela anche per il prossimo anno e sempre con un bel paio di gambe sullo sfondo…